Un mare di tracine. Attenzione a non inziare l’estate 2023 con il piede sbagliato

LA TRACINA O RAGNOLO E’ L’INCUBO DEI BAGNANTI. OGNI ESTATE SONO TANTISSIME LE PERSONE CHE SI PUNGONO, SPECIALMENTE I BAMBINI PER VIA DELLA LORO VIVACITA’. ATTENZIONE A NON INZIARE QUESTE VACANZE 2023 COL PIEDE SBAGLIATO.

Non inziare l’estate 2023 con il piede sbagliato. Potrebbe sembrare un modo di dire, ma in questo caso, invece, ci riferiamo proprio all’eventualità di entrare in acqua per la prima volta nella stagione e calpestare il temutissimo ragnolo o tracina restando punti dalla spina retrattile che ha sul dorso.

La tracina, comunemente chiamata anche ragnolo, è un pesciolino molto diffuso nei mari italiani, che , disgraziatamente (per i bagnanti) ama stazionare nelle acque basse in prossimità della riva, acquattata sul fondo, pronta a pungere con il proprio aculeo, i malcapitati che passano a tiro, o peggio che involontariamente la calpestano.

Quanto è dolorosa la puntura di una tracina (o ragnolo)? Diciamo subito che è molto dolorosa. Calpestare un ragnolo è un’esperienza per nulla piacevole. Il veleno contenuto nel suo aculeo provoca una sensazione improvvisa di forte dolore che si espande su tutto l’arto, solitamente se capestata, puo’ interessare tutta la gamba. Nei casi peggiori in alcune persone il veleno della tracina causa anche nausea, vomito e febbre. Purtroppo non è facile capire dove sia una tracina essendo praticamente mimetica.

Meglio evitare le ore centrali del giorno. Anche se è dura evitare di farsi il bagno nelle ore centrali della giornata, è proprio da mezzogiorno alle prime ore del pomeriggio che le tracine si avvicinano maggiormente a riva. Come i bagnanti, anche i ragnoli amano prendere il sole a picco. In queste ore ci sono maggiori possibilità di calpestare una tracina e subirne la dolorosa puntura.

Cosa fare quando si è punti da una tracina? Innanzitutto cercare di sopportare il dolore, che potrebbe passare in un’ora. La cosa migliore da fare per lenire il veleno della tracina è immergere l’arto punto in acqua calda di circa 40 gradi. In alternativa, stando al mare, si può sotterrare l’arto dolorante sotto la sabbia bollente. Il veleno non resiste al calore e tenderà a svanire prima del tempo.