Spiagge a numero chiuso per l’estate esclusiva?

IL NUOVO STATUS SYMBOL DEL TURISTA AGIATO E’ ANDARE AL MARE NELLE SPIAGGE A NUMERO CHIUSO. ESCLUSA LA MASSA IL RELAX E’ GARANTITO E LA NATURA RINGRAZIA.

Cala Brandinchi e Lu Impostu a San Teodoro; La Pelosa a Stintino; Cala Coticcio, Cala Brigantina e Budelli alla Maddalena sono alcune delle spiagge che hanno scelto il “numero chiuso” per questa stagione balneare 2023.

Clienti serviti e riveriti. Sono quasi tutte in Sardegna, spiagge meravigliose, con acqua pulitissa e christallina che tutti sognano, ma non saranno accessibili a tutti anche per questa estate 2023. Accoglieranno al massimo poche migliaia di fortunati turisti al giorno che, ovviamente a pagamento, verranno serviti e riveriti come dei “pascià”.

L’estate non per tutti. La decisione di chiudere al turismo di massa queste spiagge meravigliose, giunge dopo anni di sfruttamento massiccio del territorio che ha danneggiato l’ecosistema marino, anche a causa dei comportamenti scorretti di alcuni turisti maleducati.

Mai più cocomero e parmigiana sotto l’ombrellone, stop ai turisti che rovinano coralli e addirittura “rubano la sabbia” per riportarla a casa come ricordo. Inoltre ci saranno anche tanti divieti: vietato fumare, portare plastica in spiaggia, abbandonare i rifiuti, raccogliere sabbia e conchiglie come souvenir della vacanza.

I fortunati turisti che avranno la possibilità di frequentare questi luoghi, potranno godere del mare, del relax e delle tante attività organizzate per loro come visite guidate ed escursioni in barca senza fare lunghe file.

I prezzi per accedere alle spiagge a numero chiuso della Sardegna non sono proibitivi: in media dai 5 ai 10 euro al giorno, servizi esclusi (gazebi,ombrelloni, sdraio, lettini ecc) in molte di queste spiagge sarà disponibile anche il servizio di parcheggio custodito. L’importante è prentotare attraverso applicazioni che gestiscono l’affluenza.

Potrà sembrare snobismo, ma orma in quasi tutti i litorali del Belpaese, specialmente quelli più frequantati (cioè più belli) è necessario porre un freno al turismo di massa con divieti e misure per salvarguardare i litorali sempre più fragili a causa dell’erosione e della presenza massiccia dell’uomo.