Allergia al polline e pollinosi: ecco i giorni da bollino rosso (come difendersi)

Siamo nel vivo del periodo di fioritura di graminacee, betullacee, cupressacee e parietaria che stanno liberando nell’aria i loro pollini. Quando a scatenare la reazione allergica è appunto questo tipo di allergeni, si può parlare di allergia ai pollini o pollinosi.

In una stagione come questa in corso, in cui la primavera è stata piuttosto piovosa e le temperature sono ancora sotto alla media, la fioritura degli alberi è arrivata con qualche giorno di ritardo, ma proprio in questi giorni pre estivi la natura si sta risvegliando.

Congiuntivite, occhi rossi che lacrimano, starnuti continui e rinite, sono questi i sintomi più comuni e fastidiosi dell’allergia al polline, che si manifestano in forma più o meno acuta a seconda della quantità di pollini nell’aria e al tempo di esposizione ad essei. Dermatiti e orticarie con prurito intenso possono sopravvenire, ma soltanto nei casi di pollinosi più grave.

L’asma, con comparsa di broncospasmo, dispnea (mancanza d’aria), sensazione di costrizione toracica e tosse con frequenti risvegli notturni per la presentazione dei sintomi anche durante il sonno, sono anche questi sintomi di un allergia ai pollini che sopravvengono nel caso in cui siano interessate anche le vie aeree inferiri.

Come difendersi dall’allergia ai pollini? C’è poco da fare se si è affetti da pollinosi i rimedi non sono molti e non sempre sono efficaci. Se l’allergia è grave e se i sintomi sono eccessivamente fastidiosi, la prima cosa da fare è consultare un allergologo per sottoporsi a test cutanei allergometrici tipo il cosiddetto Prick test e fare le analisi del sangue per valutare le immunoglobuline E (IgE). Questi test vi chiariranno se siete allergici o meno ai pollini e a quali tipi di polline in modo da poter studiare una strategia difensiva più efficace

Per difendersi dall’allergia ai pollini è utile conoscere il calendario delle impollinazioni per capire quali siano i giorni con maggiore presenza di pollini nell’aria per limitare, quando è possibile, le uscite in quei giorni critici come questo finesettimana ad esempio, in cui sarebbe consigliabile agli allergici di tenere le finestre chiuse il più possibile.

Possono essere utili gli antistaminici, anche se, non essendo antinfiammatori alleviano i sintomi, ma non sono curativi, i colliri, gli spray nasali e i devices per l’asma sono da tenere sempre a portata di mano (anche se hanno controindicazioni da tenere presente tipo la sonnolenza), ma la soluzione che dovrebbe risolvere il problema definitivamente è l’immunoterapia specifica che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità potrebbe “cambiare la vita di chi è allergico al polline”