Mare inquinato: sfilza di bambini colpiti da gastroenterite, impetigine e bolle dopo il bagno

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By Emilio Parodi

Mare inquinato: sfilza di bambini colpiti da gastroenterite, impetigine e bolle dopo il bagno

Primi bagni e primi problemi di salute, causati da diversi fattori, a partire da mare inquinato, dalla mancata protezione della pelle con creme adeguate, fino, in alcuni casi, a difese immunitarie troppo basse a causa di stress e/o cattive abitudini.

Il ponte del 2 giugno, che è coinciso con un lungo finesettimana, è stato per molti la prima occasione per poter andare al mare e fare il primo bagno di stagione. Non è stato possibile ovunque, a causa del maltempo che ha colpito diverse regioni d’Italia, ma i fortunati che si sono recati nelle zone dove c’è stato bel tempo hanno approfittato per godersi il mare, il sole e l’assaggio di estate che finalmente la natura ha offerto.

I Bambini sono più delicati ed esposti all’impetigine. I primi bagni, come sempre, coincidono anche con i pimi problemi (per fortuna lievi) di salute, legati quasi sempre a dermatiti, arrossamenti e fastidi della pelle causati dall’acqua del mare e dalla sabbia inquinati. Purtroppo i bambini hanno la pelle più delicata degli adulti e, generalmente trascorrono più tempo in acqua o a giocare sulla sabbia. Quindi maggiormente esposti ai rischi di dermatiti e impetigine.

Cos’è l’impetigine? L’impetigine è una comunissima infezione della pelle, la più comune tra i bambini. Si manifesta con chiazze rosse e bolle che contengono una specie di “siero” che una volta grattate scoppiano e lasciano la cicatrice. L’impetigine è anche molto contagiosa, infatti è consigliabile tenere isolato il bambino contagiato in modo che non la trasmetta ai suoi compagni di gioco.

Dopo i primi bagni i Adriatico, una sfilza di bambini è stata colpita da gastroenterite e dall’impetigine causati dalle acque marine contaminate dagli sversamenti dei fiumi. E’ quello che sta accadendo soprattutto nell’Adriatico settentrionale dopo l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. Le analisti dell’Arpae hanno evidenziato alcune zone inquinate, ma gli esperti dicono che si tratta di un’inquinamento “passeggero”. La situazione è in aggiornamento, speriamo che evolva per il meglio.