Mutui green, finanziare la ristrutturazione casa rispettando le nuove regole UE

L’Osservatorio Mutui di MutuiOnline.it ha fornito una panoramica dei cosiddetti “mutui green”, che sono finanziamenti destinati all’acquisto di abitazioni classificate energeticamente come classe A o B, o per effettuare lavori di ristrutturazione finalizzati a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici di almeno il 30%.

Si tratta di uno strumento che si prefigge di rispettare la direttiva europea sulle classi energetiche degli edifici, che prevede che entro il 2027 gli edifici siano classificati come classe E e entro il 2030 come classe D, mentre a partire dal 2028 gli edifici di nuova costruzione dovranno avere emissioni zero. Tuttavia, va sottolineato che le classi E e D menzionate non corrispondono alla classificazione energetica italiana attuale, e si attendono quindi dettagli precisi per capire quanti edifici dovranno effettivamente sottoporsi a interventi legati all’efficienza energetica.

mutuo greenNon si tratta di obiettivi semplici da raggiungere, poiché in Italia oltre il 60% degli edifici rientra attualmente nelle classi energetiche F o G. In termini numerici, ciò significa che la misura riguarderà circa 1,8 milioni di edifici su un totale di 15 milioni di edifici residenziali nel Paese.

Secondo l’osservatorio congiunto Facile.it – Mutui.it, nel 2022 la richiesta di mutui green è stata pari al 7% del totale delle richieste di mutui. I richiedenti hanno cercato di ottenere, in media, circa 150.000 euro, ossia circa l’11% in più rispetto ai mutui tradizionali.

L’analisi ha rivelato che nel 2022 il valore medio delle proprietà immobiliari oggetto di questo tipo di finanziamento è stato di circa 216.090 euro, ossia circa il 15% in più rispetto alle proprietà immobiliari collegate a mutui tradizionali. Questa differenza è dovuta al fatto che le abitazioni che possono beneficiare di finanziamenti green sono generalmente classificate come classe energetica A o B, il che fa aumentare il loro valore rispetto a quelle con una classe energetica inferiore.

Quattro domande di mutuo green su dieci sono state presentate da persone di età inferiore ai 36 anni. Per quanto riguarda la distribuzione regionale, il Trentino-Alto Adige si trova al primo posto con il 18,64% delle richieste, seguito dal Friuli-Venezia Giulia con l’8,68%, l’Umbria con il 7,81%, la Sicilia con il 7,63% e la Lombardia con il 7,62%.

In Italia, i principali istituti di credito offrono mutui green con caratteristiche e vantaggi che variano a seconda della banca. Nella maggior parte dei casi, chi opta per un mutuo verde ha diritto a uno sconto sul tasso di interesse, di solito pari allo 0,10%. Tuttavia, non mancano istituti che offrono prodotti assicurativi gratuiti o servizi di consulenza ambientale per migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione.

La procedura per richiedere un mutuo green non differisce da quella di un mutuo tradizionale. Tuttavia, in caso di finanziamento per l’acquisto di un’abitazione, la banca richiederà obbligatoriamente di allegare all’istanza l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) che certifichi la classe energetica A o B dell’immobile.

Nel caso di un mutuo green per lavori di ristrutturazione, il richiedente dovrà dimostrare che l’intervento sull’abitazione consentirà un miglioramento delle prestazioni energetiche di almeno il 30%. In questo caso, alcuni istituti potrebbero richiedere la conclusione dei lavori prima di concedere i vantaggi previsti dal mutuo green.

La promozione dei mutui green rappresenta un importante passo verso la transizione verso un’economia sostenibile e a bassa emissione di carbonio. Oltre a favorire l’acquisto di abitazioni energeticamente efficienti e la realizzazione di interventi di efficienza energetica, questi mutui incentivano anche la consapevolezza ambientale e la riduzione delle emissioni di CO2.