Manuel Mateo Bortuzzo, nato a Trieste il 3 maggio 1999, è molto più di un semplice atleta. La sua storia è un racconto di resilienza, determinazione e speranza che ha ispirato un’intera nazione. Cresciuto a Treviso, Manuel ha dimostrato fin da giovane un talento straordinario per il nuoto. Il suo viaggio lo ha portato dai trampolini ai titoli regionali e nazionali, fino a diventare un simbolo di forza di volontà in seguito a un tragico incidente.
Da giovane promessa del nuoto, Manuel ha dimostrato fin dall’inizio di essere un talento eccezionale. Ha iniziato la sua carriera nelle categorie giovanili, distinguendosi per i risultati straordinari che spesso superavano la sua età. I suoi successi lo hanno reso una figura di spicco in competizioni regionali e provinciali, dimostrando un talento particolare per le distanze di mezzofondo, come i 200, i 400 e i 1500 metri stile libero. Tra i suoi risultati più significativi, va menzionato il primato italiano sui 3000 metri Ragazzi, con un tempo straordinario di 32’2366.
Le sue prestazioni eccezionali non sono sfuggite all’attenzione degli allenatori delle Nazionali Giovanili, che hanno riconosciuto in lui una promessa per il nuoto italiano. Manuel Bortuzzo ha avuto l’opportunità di allenarsi con campioni affermati come Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, sotto la guida esperta del tecnico federale Stefano Morini. Sembrava che una carriera nel nuoto fosse destinata a portarlo lontano, fino a quando un tragico incidente non ha cambiato tutto.
La vita di Manuel ha subito una drastica svolta il 3 febbraio 2019, quando è stato coinvolto in una sparatoria a Roma. Scambiato per un’altra persona, Manuel è stato colpito alla schiena da un proiettile che gli ha perforato il polmone e danneggiato gravemente il midollo spinale. Questo incidente ha messo fine alla sua promettente carriera di nuotatore e ha gettato ombre sul suo futuro. Tuttavia, quello che è successo dopo l’incidente ha dimostrato la vera forza interiore di Manuel.
Manuel non si è mai arreso. Ha iniziato subito un percorso di riabilitazione che lo ha portato a riadattarsi a una vita sulla sedia a rotelle. Anche se la sua lesione midollare sembrava irreversibile, Manuel ha continuato a sperare e a lavorare instancabilmente per il suo recupero. La sua storia ha ispirato l’intero paese, dimostrando che la resilienza e la determinazione possono superare anche le sfide più insormontabili.
La sua forza di volontà e il suo coraggio hanno catturato l’attenzione dei media e del pubblico. Manuel è diventato un volto noto in Italia, partecipando a programmi televisivi e radiofonici per condividere la sua storia straordinaria. Tra i programmi a cui ha preso parte ci sono “Che Tempo Che Fa”, “Domenica In”, “Porta A Porta”, “La vita in Diretta”, “I Fatti Vostri” e molti altri. La sua storia è diventata un esempio di resilienza e un monito a non arrendersi mai di fronte alle avversità.
Ma la storia di Manuel va oltre il suo percorso di riabilitazione. La sua vita personale è diventata oggetto di interesse pubblico. Prima dell’incidente, aveva una relazione con la nuotatrice Martina Russo, che era con lui nel momento dell’attacco. Tuttavia, dopo la sparatoria, Martina ha abbandonato il nuoto a causa del trauma subito.
La storia d’amore di Manuel ha avuto una seconda possibilità quando ha partecipato al Grande Fratello Vip. Durante il reality show, ha iniziato una relazione con Lulù Selassié, una connessione che ha fatto sognare milioni di telespettatori. Anche se la loro storia è durata solo per un breve periodo al di fuori della casa del Grande Fratello, è diventata un punto di riferimento per molti.
Oggi, Manuel Bortuzzo continua a lottare per il suo recupero fisico. Ha stabilito l’obiettivo di tornare a camminare il prima possibile e, forse, partecipare alle Paralimpiadi del 2024 a Parigi. La sua straordinaria storia di resilienza e determinazione rimane un faro di speranza per tutti coloro che affrontano sfide nella vita. La sua forza d’animo è stata riconosciuta ufficialmente con onoreficenze e premi, tra cui la cittadinanza onoraria di Roma conferitagli dalla sindaca Virginia Raggi nel 2020.
Nonostante le sfide che ha affrontato, Manuel ha anche trovato il tempo per condividere la sua storia con il pubblico. Nel 2019 ha scritto un libro intitolato “Rinascere – L’ anno in cui ho ricominciato a vincere”, edito da Rizzoli, che ha toccato il cuore di molti lettori. La sua storia di rinascita e resilienza è ora un’esempio vivente di come la determinazione e il coraggio possano superare anche le avversità più difficili.
Manuel Bortuzzo è molto più di un nuotatore sulla sedia a rotelle. È un esempio vivente di come la determinazione e la resilienza possano superare le avversità più gravi. La sua storia continua a ispirare e a toccare il cuore di milioni di persone in Italia e nel mondo, dimostrando che la forza interiore può portare a risultati straordinari.