Liberato: alla scoperta del misterioso rapper napoletano
Liberato, un nome che ha catturato l’attenzione della scena musicale italiana negli ultimi anni. Questo rapper napoletano è diventato un’icona senza precedenti, ma ciò che lo rende veramente unico è il mistero che circonda la sua vera identità.
Liberato, nato a Napoli, ha scelto fin dall’inizio della sua carriera di mantenere un completo anonimato. Nessuno conosce veramente chi si nasconde dietro a questo pseudonimo. Il suo volto è sempre coperto, indossa un cappuccio, o talvolta si cela dietro a uno schermo. Questo mistero è diventato uno dei tratti distintivi della sua figura.
Fin dall’inizio, molte teorie hanno cercato di svelare l’identità di Liberato. Alcuni l’hanno accostato ad altri rapper napoletani, ma queste associazioni non hanno mai trovato una conferma ufficiale.
La carriera di Liberato ha inizio il giorno di San Valentino del 2017, quando pubblica il suo primo video e singolo, “9 Maggio”, su YouTube. Questo è solo l’inizio di una serie di uscite misteriose che hanno alimentato il suo mito. Nonostante fosse stato annunciato come parte del MI AMI Festival nel 2017, Liberato non si è mai esibito, contribuendo a mantenere il mistero sulla sua identità.
Nel 2019, Liberato pubblica il suo primo album omonimo, accompagnato da una serie di video diretti da Francesco Lettieri chiamati “CRV” (Capri Rendez-Vous). Questi video raccontano la storia d’amore tormentata tra Marie e Carmine Vuotto, ambientata sull’isola di Capri.
Il suo stile musicale è unico, caratterizzato dalla fusione della lingua napoletana con la musica pop ed elettronica. Questa combinazione ha reso la sua musica immediatamente riconoscibile e apprezzata dal pubblico.
Nel 2020, Liberato firma la colonna sonora del film “Ultras” e annuncia un concerto al Forum di Milano, che va sold out in pochissimo tempo. A causa della pandemia da COVID-19, il concerto viene rinviato e poi trasferito in una singola data prevista per il 9 settembre 2022 presso l’Ippodromo San Siro, in occasione del Milano Rocks Festival.
Nel maggio 2022, Liberato fa nuovamente parlare di sé pubblicando il suo secondo album, “Liberato II”, insieme a un videoclip per la canzone “Partenope”. Questo video è ambientato nelle stanze del Palazzo Reale di Napoli ed è un altro esempio del suo amore per il mistero e l’arte visiva.
Nonostante le numerose teorie e congetture, l’identità di Liberato rimane sconosciuta. Questo rapper incappucciato ha mantenuto il suo segreto in modo impeccabile, diventando una sorta di “Banksy italiano” della musica.
Qual’è la vera identità di Liberato?
Recentemente è emerso il nome di Gennaro Nocerino come possibile identità di Liberato. Questa rivelazione sarebbe stata fatta grazie a una ricerca accurata sui documenti della SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) relativi alle sue canzoni. Tuttavia, finché non ci sarà una conferma ufficiale da parte dell’artista stesso, il mistero continuerà a circondare Liberato e la sua musica avvolta di enigmi.
Ma chi è Gennaro Nocerino?
Gennaro Nocerino è un musicista napoletano che ha trascorso parte della sua vita a Tokyo e Parigi, stabilendosi infine in Spagna. Egli è stato un membro del duo musicale noto come Herr Styler. La sua identità personale è avvolta nel mistero, con pochissime foto e informazioni disponibili su di lui sul web.
Questa congettura sulla vera identità di Nocerino sembra essere la più credibile tra quelle formulate finora, dopo l’associazione della figura di Liberato a nomi come Livio Cori, Emanuele Cerullo e Wad.
E se non fosse Gennaro Nocerino ma…?
Negli ultimi tempi, è emersa un’altra teoria intrigante che suggerisce che Christian Musella, noto conduttore radiofonico ed influencer, potrebbe essere il cantante dietro l’anonimo artista Liberato. Questa teoria si basa sulla notevole somiglianza tra le voci di entrambi gli artisti e su alcune affinità musicali, in particolare nella canzone di Musella intitolata “Ora che è Estate”, che richiama lo stile caratteristico di Liberato. Inoltre, il fatto che entrambi provengano da Scampia, un quartiere di Napoli, ha alimentato la speculazione che Musella potrebbe esplorare le sue radici e le esperienze di vita vissute nella comunità di Scampia sotto l’identità di Liberato. Questa teoria rappresenta solo l’ultima di una serie di ipotesi sulla vera identità di Liberato, che da sempre ha mantenuto un misterioso anonimato.