La decisione di azzerare tutta l'attivita' istruttoria gia' espletata e' dovuta alla mutata composizione del collegio giudicante: i difensori degli imputati non hanno dato l'assenso all'utilizzo delle testimonianze gia' acquisite e quindi il processo dovra' riprendere dall'inizio.
Il nuovo collegio dovra' ascoltare oltre 200 testimoni: 53 dell'accusa e 148 della difesa. A questo punto appare molto probabile il rischio prescrizione per alcuni reati contestati, a vario titolo, agli imputati. Probabilmente sono destinate a prescriversi le accuse di falso ideologico e abuso d'ufficio. Resterebbero in piedi i reati di associazione per delinquere, corruzione e tentata concussione. Gli altri imputati sono: Luigi Zampacorta, imprenditore; Ernesto Partenza, ex assessore all'urbanistica; Alessandro D'Onofrio, imprenditore; Pino Luigioni, ex consigliere comunale; Tullio Michele Ernesto Santroni, dirigente comunale; Giuseppe Del Pretaro, geometra; Bruno Crocetta, tecnico comunale; Emilio Di Paoloemilio, tecnico comunale; Marcello Sborgia, costruttore.
Nel mirino del pm, Gennaro Varone, la redazione del nuovo piano regolatore; l'appalto del servizio di riscossione dei tributi della pubblicita' e le sanzioni per le violazioni del codice della strada; l'accordo di programma per l'ampliamento del cimitero; un progetto per la realizzazione di appartamenti nella zona del fiume Pescara.
Secondo l'accusa Ranghelli, Roselli, Partenza, D'Onofrio e Luigioni avevano creato "un vero e proprio organo decisionale, denominato cabina di regia, estraneo agli organi istituzionali preposti all'amministrazione del Comune di Spoltore, che venivano cosi' esautorati, allo scopo di condizionare le scelte amministrative e politiche di tale ente e di consentire affari e personalismi".
Il processo e' stato fissato all'11 febbraio 2016.